Quando cerchi di immaginare come creare una nuova funzionalità intuisci cosa devi fare e quali oggetti servono ma hai la sensazione che ci sia un modo più elegante di scrivere il tuo programma.
In effetti, difficilmente scriverai un codice senza avere in mente uno schema di che cosa fa il codice e di come le varie parti del codice interagiscono.
Più questo schema costituisce un "insieme organico", più ti sentirai sicuro di aver sviluppato la miglior soluzione al problema.
In un certo senso una soluzione elegante sarà anche riutilizzabile e manutenibile.
I ricercatori si sono interessati ai design patterns per soddisfare il bisogno di soluzioni eleganti ma semplici e riutilizzabili. Infatti, essi sono un modo conveniente di riutilizzare codice orientato agli oggetti tra programmi e tra programmatori. L'idea è semplice: catalogare interazioni comuni tra oggetti che i programmatori hanno frequentemente trovato utili.
Un dei pattern più citati è il framework MVC (Model-View-Controller), che ha diviso il problema dell'interfaccia utente in tre parti.
Il riferimento sull'argomento è Design Patterns—Elements of Reusable Software di Gamma, Helm, Johnson, e Vlissides chiamati le gang dei quattro (GoF): il testo ebbe un notevole impatto sugli utenti che cercavano di capire come servirsi dei design patterns. Esso infatti descrivere i 23 pattern più comuni ed utili e spiega come applicarli.
Introduzione ai design pattern
martedì 2 giugno 2009
Design Patterns
Etichette:
c#,
Design Patterns GoF
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